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Cypripedium calceolus_Monte Fausior_Floricoltura Roncador Valentino_1Durante una tranquilla escursione sul Monte Fausiór, immersi nel verde rigoglioso delle sue faggete e dei boschi misti, ci siamo imbattuti in un incontro che ci ha lasciato letteralmente senza parole: Cypripedium calceolus, la mitica scarpetta di Venere, spuntava elegante e solenne lungo un tratto ombroso del sentiero. Un’esperienza rara, un privilegio che ci ha ricordato quanto la natura sappia ancora sorprenderci — soprattutto quando meno ce lo aspettiamo… e a pochi passi da Mezzolombardo e dalla nostra Floricoltura!

Un’orchidea iconica e rara

Conosciuta anche come “pianella della Madonna”, Cypripedium calceolus è una delle più spettacolari orchidee spontanee dell’intero continente europeo. Il fiore, unico nel suo genere, presenta un grande labello giallo gonfio a forma di calzatura, incorniciato da petali laterali allungati e torsionati, di colore porpora-bruno. Questa struttura non è solo estetica: serve ad ingannare piccoli insetti impollinatori, come mosche o api solitarie, che entrano nel labello attratti dal colore ma trovano l’uscita solo dopo aver toccato gli organi riproduttivi, contribuendo così all’impollinazione. Ogni dettaglio del suo aspetto evoca equilibrio e… mistero.

L’eleganza della lentezza

La pianta fiorisce tra fine maggio e giugno, in ambienti freschi e parzialmente ombreggiati, su suoli calcarei e ben drenati. È una specie longeva e perenne, che si sviluppa lentamente, riproducendosi sia per via vegetativa sia tramite semi, ma solo in presenza di funghi micorrizici specifici. Questo la rende altamente vulnerabile e difficile da coltivare o trapiantare artificialmente. Le piante adulte possono vivere anche decenni, ma fioriscono solo in condizioni ottimali. Possono impiegare dieci o più anni per svilupparsi da seme fino alla prima fioritura. Questo ciclo lento e delicato è un ulteriore motivo per cui la raccolta o anche solo il disturbo accidentale di un esemplare rappresenta un danno ecologico significativo.

Cypripedium calceolus_Monte Fausior_Floricoltura Roncador Valentino_3Una rarità della flora trentina

In Trentino, Cypripedium calceolus è una presenza rarissima, localizzata solo in pochissime aree poco disturbate, spesso in quota. L’avvistamento sul Monte Fausiór assume quindi un significato profondo: conferma che questa montagna, apparentemente modesta e poco conosciuta, è in realtà un prezioso scrigno di biodiversità. Le sue condizioni ambientali — umidità costante, sottobosco integro, assenza di pascoli intensivi — offrono l’habitat ideale per questa e altre specie botaniche di pregio.

Un fiore protetto: cosa dice la legge

Questa pianta è oggetto di una tutela rigorosa perché è minacciata dalla scomparsa degli habitat, dalla raccolta illegale e dalla lentezza con cui riesce a riprodursi. Per questo è inserita:

  • nell’Allegato II della Direttiva Habitat 92/43/CEE, che riconosce le specie la cui conservazione richiede la designazione di Zone Speciali di Conservazione (ZSC);
  • nella Convenzione di Berna sulla conservazione della fauna e della flora selvatiche europee (Allegato I);
  • e, a livello provinciale, tra le specie protette dalla Legge Provinciale 11/2007, che ne vieta severamente la raccolta, l’estirpazione e il danneggiamento.

Anche solo toccare o calpestare il terreno attorno a questa pianta può comprometterne la sopravvivenza. È quindi fondamentale osservarla con rispetto, senza avvicinarsi troppo, magari documentandola con qualche scatto fotografico discreto, senza alterare l’ambiente che la ospita.

Monte Fausiór: un tesoro naturale a due passi da casa

Il Monte Fausiór, appendice del Gruppo della Paganella a cavallo tra la Val di Non e la Piana Rotaliana, si conferma un ecosistema prezioso e delicato, in cui convivono piante rare, insetti impollinatori specializzati, muschi e felci antichissime. Per chi lavora con le piante e ama la botanica — come noi — sapere che a pochi chilometri dalla nostra Floricoltura cresce spontaneamente una delle orchidee più rare e preziose d’Europa, è una scoperta che riempie di orgoglio e responsabilità. Luoghi come questo non sono semplicemente “belli”: sono laboratori viventi di evoluzione, archivi genetici, baluardi di resistenza ecologica. Proteggerli significa garantire un futuro alla diversità della vita, anche quella più minuta e silenziosa.

 

Incontrare Cypripedium calceolus in natura è un’esperienza che non si dimentica. La sua eleganza antica e la sua rarità la rendono simbolo della bellezza fragile che la montagna sa ancora custodire, se le viene concesso il tempo e lo spazio per farlo. Ci auguriamo che chiunque frequenti i sentieri del Fausiór possa vivere la stessa emozione, nel rispetto assoluto di ciò che osserva. Perché, in fondo, la vera ricchezza di questi luoghi non si tocca: si contempla, si protegge, e si trasmette.

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Floricoltura Valentino Roncador
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38017 Mezzolombardo (TN)
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