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Carum carvi_Cumino dei prati_Floricoltura Roncador ValentinoIl Carum carvi, conosciuto come “cumino dei prati” è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, la stessa – per intenderci – del sedano, del prezzemolo, del finocchio e delle carote: cresce fino a un’altezza di circa 30-60 cm, con foglie finemente pennate e steli eretti che portano a una fioritura a ombrello caratteristica della famiglia delle ombrellifere. I fiori, di colore bianco o rosa pallido, appaiono in tarda primavera e inizio estate, e ricordano vagamente quelli di Achillea millefolium, mentre i frutti sono caratteristici semi di forma ovale e di colore grigio-marrone. Questi semi, che sono la parte tradizionalmente più utilizzata della pianta, hanno un aroma distintivo che ricorda quello del “vero cumino” – ovvero della specie “cugina” Cuminum cyminum, tipica del bacino mediterraneo – ma con un tono più dolce e leggermente speziato.

Si tratta di una specie originaria dell’Asia e dell’Europa continentale, ma in cui non è difficile imbattersi anche dalle nostre parti: sebbene non considerata autoctona in senso stretto, la presenza di questa pianta nei prati trentini è legata alle condizioni ambientali favorevoli che offre la regione, come il clima fresco e l’umidità moderata, che la rendono parte della flora spontanea locale. La pianta predilige terreni erbosi, come i prati da sfalcio e le radure, soprattutto quelli ben drenati e ricchi di sostanze organiche, ed è comune nelle aree montuose e collinari, dove cresce spontaneamente su terreni freschi e umidi fino a 1.500 metri di altitudine, ai bordi di boschi e lungo i sentieri forestali, in terreni agricoli fertili ma poco coltivati o incolti.

Ha una lunga tradizione di utilizzo nella cultura alpina, grazie alle sue proprietà aromatiche e medicinali: in alcune aree, si credeva che avesse anche proprietà protettive contro gli spiriti maligni e fosse in grado di allontanare le disgrazie! I semi venivano sparsi nelle case o nei campi per portare fortuna e proteggere le colture. Sebbene non sia una pianta coltivata in modo intensivo, Carum carvi è stato tradizionalmente sfruttato nelle regioni alpine come il Trentino, per vari scopi, sia in cucina che in medicina popolare.

  • I semi sono da sempre stati utilizzati nella cucina alpina per insaporire piatti rustici e tradizionali. Oltre a canederli, crauti e zuppe, come la Gulaschsuppe sudtirolese, i semi di cumino dei prati – prima dell’avvento della più commerciale varietà mediterranea – hanno rappresentato un ingrediente imprescindibile in molte ricette della nostra terra.
  • Sono, ad esempio, protagonisti del Schüttelbrot, il famoso pane piuttosto croccante e aromatizzato tipico del Sudtirolo, che viene preparato con farina di segale, spesso con aggiunta di spezie per arricchirne il sapore: e proprio il cumino dei prati è una delle spezie principali utilizzate in questa ricetta, che dona al pane un sapore distintivo e aromatico.
  • Nella tradizione alpina, il Carum carvi era considerato una pianta dalle potenti proprietà digestive e carminative. I semi erano usati sotto forma di infusi o decotti per trattare disturbi come la digestione lenta, la colica e il gonfiore addominale.
  • L’uso del Carum carvi come rimedio per i disturbi respiratori era abbastanza diffuso: si preparavano tisane a base di semi per alleviare la tosse e il raffreddore. Grazie alle sue proprietà antispasmodiche, l’infuso di cumino dei prati veniva utilizzato anche per lenire la bronchite e la congestione nasale.
  • La pianta era anche impiegata per le sue proprietà antimicrobiche e antifungine, utilizzata per trattare piccole ferite o infezioni della pelle attraverso un decotto che veniva applicato direttamente sulla zona interessata.
  • Un altro impiego del Carum carvi in ambito alpino riguarda l’uso delle sue foglie e fusti come concime naturale per i terreni agricoli. Le sue foglie venivano lasciate decomporre nel terreno per migliorare la fertilità del suolo. Infine, in alcune tradizioni locali, il cumino dei prati veniva anche utilizzato come repellente naturale contro insetti indesiderati.

Non raccogliere fiori e piante spontanee nella natura, ma coltivale nel tuo giardino, aiutando la biodiversità! Il Carum carvi è in vendita in Floricoltura, nel reparto dedicato alle erbacee perenni: piace anche alle api e alle farfalle ed è molto piacevole alla vista all’interno dell’aiuola, con le sue graziose ombrelle bianche, molto aeree e flessuose al vento.

La raccolta dei semi avviene tipicamente nell’estate del secondo anno di coltivazione, nei mesi di luglio e agosto, quando i frutti iniziano a maturare e assumono una tonalità bruna: è consigliabile effettuare la raccolta al mattino presto, quando la pianta è ancora umida; dopo la raccolta, le ombrelle devono essere lasciate essiccare al sole, per poi procedere alla separazione dei semi battendole con una canna. I semi di cumino dei prati devono essere conservati in un luogo fresco, asciutto e buio, lontano da fonti di calore e umidità, per preservarne l’aroma e le proprietà: perfetti per cucinare, in alternativa al più commerciale cumino di importazione (estratto, come già detto, da Cuminum cyminum), si prestano anche alla preparazione di infusi, come quello che ti consigliamo di seguito…

Infuso di cumino dei prati per la digestione

L’infuso di Carum carvi può aiutare a ridurre i gas intestinali e a prevenire il gonfiore, ad alleviare i crampi e i disagi causati dalla digestione lenta, stimola la digestione, migliorando l’assorbimento dei nutrienti.

  • Ingredienti: 1 cucchiaino di semi di Carum carvi, 200 ml di acqua, miele (facoltativo, per addolcire)
  • Preparazione: Porta a ebollizione l’acqua e, quando raggiunge il punto di bollore, aggiungi i semi di Carum carvi. Lascia in infusione per circa 5-10 minuti. Filtra e, se desiderato, aggiungi un po’ di miele per un sapore più dolce
  • Uso: Bevi una tazza di questo infuso dopo i pasti per favorire la digestione e alleviare il gonfiore addominale. Può essere particolarmente utile dopo pasti abbondanti o in caso di digestione difficile
  • Avvertenze: non superare la dose consigliata, e in caso di problemi di salute preesistenti o se sei in gravidanza o allattamento, consulta un professionista prima di utilizzare il Carum carvi come rimedio erboristico.

Floricoltura Valentino Roncador
via Trento, 57
38017 Mezzolombardo (TN)
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