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Acca sellowiana_Floricoltura Roncador Valentino_Piante esotiche_2In questo mese di giugno, continuiamo il nostro piccolo viaggio tra le meraviglie esotiche del regno vegetale. Dopo il viaggio in Australia con il Callistemon dai fiori infuocati e una tappa in Sudafrica col Phygelius ballerino dai fiori a trombetta, questa settimana sverniamo in America Meridionale per scoprire una vera chicca botanica, affascinante e sorprendente: l’Acca sellowiana, nota anche come feijoa o guava ananas.

Originaria delle regioni montane e temperate situate tra Uruguay, Brasile meridionale, Argentina e Paraguay – la feijoa è una pianta che sa unire eleganza, resistenza e… gusto. Ebbene sì: non è solo ornamentale, ma anche commestibile, e anzi in alcune parti del mondo è coltivata per i suoi frutti. Ma andiamo con ordine.

L’Acca sellowiana è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, la stessa del nostro mirto mediterraneo e del guava tropicale. Ha foglie ovali, di un verde grigio-argentato nella pagina inferiore, coriacee, molto decorative anche in inverno. Cresce con una bella forma naturalmente arrotondata e può raggiungere, se coltivata in piena terra, anche i 2–3 metri d’altezza. In vaso si mantiene più compatta e ordinata.

Il vero spettacolo arriva tra maggio e giugno, quando la pianta si riempie di fiori sorprendenti: petali cerosi bianco-rosati, grandi e carnosi, attorno a un’esplosione di stami rosso fuoco. A guardarli sembrano quasi fiori di cera, e attirano api e impollinatori in gran numero. Curiosità: i petali sono commestibili e hanno un sapore dolce e aromatico – si possono usare in insalate o come decorazione per dolci e cocktail.

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Ma la nostra feijoa non si ferma all’apparenza: se l’estate è calda e lunga abbastanza, a partire da settembre-ottobre produce anche frutti ovali verdi, di circa 4–7 cm, con polpa morbida, granulosa, intensamente profumata. Il sapore è un mix tra ananas, banana, menta e fragola, molto particolare e amato da chi cerca gusti nuovi e naturali. In Trentino la maturazione completa non è sempre garantita, ma i frutti raccolti e lasciati maturare qualche giorno a temperatura ambiente diventano comunque gradevoli.

In giardino, la feijoa trova posto come esemplare isolato, in siepi informali o miste, oppure coltivata in grandi vasi su terrazzi e balconi. Resiste bene al freddo (fino a –10/-12 °C), ama il sole pieno, ma si adatta anche a mezz’ombra luminosa. È robusta, poco esigente, tollera bene la siccità una volta stabilita e necessita solo di potature leggere per mantenere la forma.

 

Una pianta così, che unisce bellezza, resistenza e produttività, è perfetta per chi ama le sorprese e vuole portare un angolo di Sudamerica nel proprio giardino alpino. In più, è ancora abbastanza rara da suscitare la curiosità degli amici e farvi sentire un po’ pionieri del giardinaggio gourmet!

Ecco qualche consiglio per coltivarla nel tuo giardino:

  • Sesto d’impianto: la feijoa è un arbusto piuttosto vigoroso, che in piena terra va distanziato di circa 2,5–3 metri per uno sviluppo equilibrato. In impianti a siepe si può scendere a 1,5–2 metri. In vaso necessita di contenitori ampi e profondi, almeno 40 cm di diametro, con buon drenaggio.
  • Rusticità: nonostante l’aspetto esotico, l’Acca sellowiana è sorprendentemente resistente al freddo. Le piante adulte tollerano senza problemi temperature fino a –10 o –12 °C. Gli esemplari giovani, però, vanno protetti nei primi anni con pacciamature e teli di copertura. Attenzione anche alle gelate tardive primaverili, che possono compromettere i fiori.
  • Esposizione: predilige posizioni ben soleggiate, indispensabili per garantire una fioritura abbondante e, dove il clima lo consente, una buona fruttificazione. Tollera anche la mezz’ombra luminosa, ma con prestazioni ridotte. In Trentino, meglio collocarla in zone riparate dai venti freddi, come vicino a muri esposti a sud.
  • Terreno: cresce bene in terreni leggeri, drenanti e ricchi di sostanza organica, con pH neutro o subacido. Da evitare i suoli argillosi e compatti. In vaso è consigliato un terriccio universale alleggerito con sabbia o pomice per migliorare il drenaggio.
  • Irrigazione: nei primi mesi è importante irrigare regolarmente, soprattutto in estate. Una volta stabilita, la pianta tollera bene brevi periodi di siccità. In vaso, invece, richiede controlli più frequenti: il substrato non deve asciugarsi completamente, ma vanno evitati anche i ristagni.
  • Fertilizzazione: una concimazione organica in primavera (letame pellettato o compost maturo) è più che sufficiente per stimolare la crescita. A inizio estate si può integrare con un fertilizzante bilanciato a lenta cessione. In vaso, durante la stagione vegetativa, è utile un concime liquido ogni 4–6 settimane.
  • Potatura: non necessita potature regolari, ma può essere contenuta e ordinata con tagli leggeri a fine inverno. È bene rimuovere i rami secchi o mal disposti. La potatura può anche favorire l’arieggiamento interno e, se necessario, stimolare la produzione di frutti più grandi.
  • Malattie e parassiti: è una pianta generalmente sana e robusta. Può essere soggetta ad attacchi di afidi o cocciniglie, soprattutto in climi caldi o in vaso. L’unico vero rischio è il ristagno idrico, che può provocare marciumi radicali. In condizioni umide è utile evitare bagnature sulle foglie.

In definitiva, l’Acca sellowiana è una pianta che unisce fascino esotico e adattabilità locale in modo sorprendente. Perfetta per chi vuole aggiungere un tocco di originalità al proprio giardino o terrazzo, senza rinunciare a robustezza e facilità di gestione. Che siate appassionati di piante insolite o semplicemente curiosi di scoprire nuove specie, la feijoa merita sicuramente un posto nella vostra collezione verde, pronta a regalarvi fiori spettacolari, profumi inaspettati e – perché no – qualche frutto gustoso quando le condizioni lo permettono. Vi invitiamo a provarla e a lasciarvi conquistare da questa piccola grande protagonista del verde!

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