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I suoi fiori danzano nell’aria, infatti la Fuchsia viene anche chiamata popolarmente “ballerina” oppure “orecchini delle fate”, proprio perché l’insieme dei petali e sepali disposti in modo un po’ barocco fanno volare la fantasia verso il mondo delle fiabe. E che fortuna poter sognare ogni giorno con un bell’esemplare di Fuchsia sul balcone, in terrazza o in giardino! Fra aprile e settembre in Floricoltura ne trovate diverse varietà, una più graziosa dell’altra: scopriamole insieme in questo post!

Dai mari del sud al tuo terrazzo

Il genere Fuchsia, appartenente alla famiglia delle Onagracee – a cui appartengono altre piante da fiore come Gaura, Epilobium e Clarkia – raggruppa un centinaio di specie di piante originarie dell’America Centrale e Meridionale, con qualche “digressione” sull’opposto lato dell’Oceano Pacifico, in Polinesia e Nuova Zelanda. Le prime specie furono scoperte nel 1696 dal botanico francese Charles Plumier durante una spedizione nelle Antille: Plumier le battezzò in onore del medico e botanico tedesco Leonhart Fuchs, vissuto nel XVI secolo. La pianta colpì subito per i suoi fiori pendenti dai colori vivaci, che spaziano dal rosa al viola, e durante il XVIII e XIX secolo la Fuchsia si diffuse in Europa, dove venne coltivata nei giardini aristocratici e nelle serre vittoriane. Con il tempo, gli ibridatori crearono numerose varietà ornamentali, rendendola popolare anche tra i giardinieri amatoriali.

Quante sono le specie e varietà di fucsia?

La specie più comune è Fuchsia magellanica, arbusto a foglia caduca, alto e largo fino a un metro, con crescita media e rami ricadenti. Le foglie sono lanceolate, di medie dimensioni, di un bel colore verde bottiglia. I fiori dalla caratteristica forma (somigliano al tutù delle ballerine classiche) sono penduli, lunghi fino a 8 cm e larghi fino a 2, numerosi, semplici o doppi, bianchi, rosa, rossi, viola, in genere bicolori, prodotti ininterrottamente fra maggio e ottobre.

Fuchsia triphylla_Floricoltura Roncador Valentino_1

Esistono però un centinaio di specie, principalmente diffuse tra l’America centrale e meridionale (sono originarie delle umide pendici delle Ande), i Caraibi e la Nuova Zelanda, da cui sono state ricavate circa un migliaio di varietà attualmente disponibili, diverse per rusticità, dimensioni e fiori.

Nella foto a sinistra, per esempio, puoi vedere una Fuchsia triphylla, da Santo Domingo, dai fiori lunghi e stretti con sepali non riflessi, generalmente rosa-aranciato, sopportano meglio delle altre il caldo estivo anche afoso continuando a fiorire, e una certa mancanza d’acqua. Viceversa le cosiddette “Hardy Fuchsias sono varietà selezionate in Gran Bretagna per tollerare fino a –8 °C: decisamente più rustiche, ma purtroppo non abbastanza, dalle nostre parti, per piantarle con tranquillità in piena terra.

Dove posizionare la vostra fucsia?

È noto che la quasi totalità delle Fuchsia preferisce stare all’ombra: mettete le specie e varietà “normali” in ombra luminosa o mezz’ombra, tenendo presente che da maggio a settembre le Fuchsia non sopportano i raggi solari del mezzogiorno.

Escluso, in Trentino, piantarla in piena terra: nelle zone in cui d’inverno la temperatura scende per più notti sotto i 3 °C la fucsia, coltivata in un vaso capiente, va ritirata in serra fredda o in altro locale non riscaldato da fine ottobre sino a fine marzo. Bagnatela una volta al mese con mezzo bicchiere d’acqua.

La fucsia è leggermente acidofila

La Fuchsia è una pianta leggermente acidofila: non sopporta substrati calcarei, quindi la terra deve essere leggermente acida, torbosa, fertile, umida e ben drenata. Al rinvaso utilizzate metà terriccio universale e metà terriccio per acidofile ben mescolati fra loro ed entrambi di buona marca: chiedi consiglio in Floricoltura.

Annaffiatela con acqua decalcificata, abbondante e regolare da maggio a settembre, scarsa in marzo-aprile e in ottobre, nulla in inverno. Sarebbe meglio non mettere il sottovaso ma, se necessario a evitare sgocciolamenti sul balcone sottostante, svuotatelo dopo 15 minuti dalla bagnatura, per evitare i temibilissimi ristagni che portano ai marciumi radicali.

Fuchsia lilac lustre_Floricoltura Roncador Valentino_2Al rinvaso mettete 2 cm di palline di argilla espansa sul fondo del contenitore, di diametro di 20 cm per una pianta alta 25 cm, rinvasando ad anni alterni in gioventù, poi ogni 3-4 anni, sempre in una misura in più. Non ama le coabitazioni: una pianta per ogni contenitore. Concimatela con un buon prodotto liquido per acidofile da maggio a settembre ogni 15 giorni nell’acqua d’irrigazione.

Non potate la fucsia

Nessuna Fuchsia ha bisogno di essere potata, anzi, la potatura riduce la fioritura estiva. Tuttavia, se proprio dovete farlo per ragioni di ingombro, procedete in febbraio, riducendo i rami al massimo di un terzo della lunghezza. Se invece volete prelevare talee per riprodurre una varietà che vi piace particolarmente, tagliate i rametti fra maggio e agosto e teneteli nelle stesse condizioni delle piante madri.

In conclusione

La Fuchsia è una delle piante ornamentali più amate per la sua eleganza e i suoi fiori pendenti dai colori vivaci, che spaziano dal rosa al viola intenso. Coltivarla in vaso è una scelta molto comune, purtroppo obbligata dalle nostre parti, poiché permette di spostarla facilmente al riparo. Non è una pianta difficile, ma richiede alcune attenzioni: ama la mezz’ombra, il terriccio ben drenato e una buona umidità, soprattutto nei mesi estivi. È importante evitare il sole diretto nelle ore più calde, che può danneggiare foglie e fiori. Con una  concimazione equilibrata, la vostra Fuchsia ricompenserà con una fioritura abbondante e prolungata. Le varietà ricadenti sono perfette per balconi e fioriere sospese, mentre quelle erette stanno benissimo in vasi o aiuole. È anche una pianta che attira farfalle (è amatissima dai colibrì nel suo areale di origine!), regalando un tocco di colore al giardino. La Fuchsia, insomma, unisce bellezza e versatilità in modo davvero unico.

Fuchsia magellanica_Floricoltura Roncador Valentino_2

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